BERTI MAURO ELETTRAUTO FIRENZE BLOG RISPONDE

a la domanda di Letizia Bini:
"Ma i fusibili della macchina quanti sono? E poi a cosa servono? In casa ce ne è uno solo".
In casa si ce ne è uno o due ,insomma pochi ,per semplicità ,perchè se un circuito elettrico di un apparecchio di casa va in corto circuito non ci sono problemi se tutto l’impianto elettrico della abitazione o solo una sua parte vengono interrotti in genere per un tempo limitato.
Si tratta di rimediare al corto circuito,per esempio staccare la spina della lavatrice se è quella che ha determinato il corto circuito,e si agisce sul fusibile (che non è un vero “fusibile” che fonde come avviene in auto ma è di tipo elettromagnetico) ristabilendo quindi il passaggio di corrente elettrica.
Ma in auto,se per un corto circuito di una lampadina della luce targa,ad esempio, o di altro apparecchio ,venisse interrotta la corrente in generale,si rimarrebbe fermi o comunque ciò potrebbe costituire un serio pericolo per una vettura che magari,sempre per esempio, sta viaggiando di notte e si trova all’improvviso tutte le luci spente.
Quindi i fusibili sono tanti,praticamente uno per ciascun apparecchio utilizzatore.
Sappiamo che la corrente elettrica che percorre un filo produce calore (a scuola si parla di effetto Joule) e la quantità di calore dipende dal tempo in cui si usa la corrente,dalla resistenza del circuito al passaggio della corrente e dall’intensità (si misura in Ampère) della corrente.Quando l’apparecchio elettrico,ad esempio la lampada di un faro,sta funzionando ,la corrente della batteria,che potrebbe essere anche di centinaia di Ampère,viene abbassata dalla resistenza rappresentata dal filamento (sempre che si tratti di una lampada comune con filamento Edison) che trasforma buona parte della corrente in luce ;e quindi nel filo che alimenta la lampada passano pochi Ampère o meno di uno e il calore generato nel filo è trascurabile.
Ma se per un guasto il filo che porta la corrente alla lampada si “sbucciasse” e toccasse un tratto del filo di ritorno,il tratto cioè che riporta alla batteria la corrente non utilizzata,anch’esso “sbucciato”,scoperto dall’isolante,si avrebbero due circuiti “in parallelo”,uno rappresentato dal filamento della lampada,quello che ha resistenza, e un altro,quasi senza resistenza,cioè che non passa per la via più lunga rappresentata dal filamento ma preferisce evitarla facendo un percorso più corto ,quello tra i due tratti di filo,cioè un “corto circuito”.La corrente elettrica fa un po’ come l’acqua,percorre sempre preferibilmente la via più facile.
Nel traversare questo circuito senza resistenza la corrente,non più abbassata dalla resistenza (a scuola si parlerebbe della legge di Ohm),diventa improvvisamente di centinaia di Ampère e quindi produce una enorme quantità di calore che quantomeno farebbe bruciare l’isolante del filo e darebbe luogo a incendio.Naturalmente ciò potrebbe avvenire anche in casa se non ci fosse la protezione rappresentata dal fusibile.
Nel libretto “uso e manutenzione” dell’auto è riportato sempre lo schema elettrico dei circuiti ed una figura che descrive i fusibili contenuti nella apposita “sede-portafusibili” indicando di ognuno il circuito che esso protegge e il numero di Ampère massimo che esso può sopportare prima di fondersi.